lunedì 13 maggio 2013

Per sempre ...

Non ricordo quando di preciso ho cominciato a nutrire una sorta di avversione ancestrale per l’idea del “per sempre” … non per le parole in sé per sé ma il concetto che portano con sé.
E’ come se tutto ciò che implica il ripetersi, ri-verificarsi, ri-succedere a me togliesse l’aria … e non importa che queste due parole portino con sé anche l’idea di stabilità, sicurezza, impegno, affidabilità, conoscenza … no, io è come se ci leggessi solo monotonia, e nel senso peggiore del termine …

Eppure di cambiamenti nella vita ne faccio, ho cambiato città dove vivere per l’università, faccio un lavoro per cui cambio spesso contenuti, persone, location, ho un armadio pieno di scarpe borse e vestiti che mi permettono di creare sempre nuovi outfit … eppure niente da fare … percepisco comunque dentro di me il terrore, il demone della monotonia … e così la relazione stabile (in cui ho sempre creduto ed in cui credo) a pensarla per sempre mi toglie il fiato, anche se ne sono convinta (più o meno) ... l’idea di avere un lavoro diverso dall'attuale,  sempre nello stesso posto, con gli stessi colleghi e le stesse cose da fare … beh a me tutto questo spaventa!

D’altro canto ogni volta che faccio grandi cambiamenti sono spaventata allo stesso modo, dall'ignoto  dal non sapere se starò meglio o peggio della situazione attuale, dal non avere la tranquillità dell’attuale situazione, nota, comoda, condivisa …

Eppure no, il per sempre non riesco a volerlo, non riesco a sentirlo, non riesco a sognarlo …. io voglio quell'adrenalina che smuove animo e corpo, voglio quella sorta di nervosismo perenne legato al nuovo e all'ignoto, voglio sentirmi viva ...





venerdì 10 maggio 2013

Tu sei pazza di lui ...

E poi così, giorno dopo giorno ti ritrovi a guardarlo quando sai che lui non ti guarda, perchè non vuoi fargli capire che attira la tua attenzione, maledettamente … ma a volte gli sguardi si incrociano, tu accenni un sorriso per non lasciar pensare che ti imbarazza o per non dargli la soddisfazione di avere troppa importanza …ma in realtà dentro di te lo senti che per un paio di secondi ti manca il fiato, lo senti che gli addominali si contraggono come se dovessero resistere a qualcosa, lo vedi nei suoi occhi che non si sono solo incrociati gli sguardi, e non ti importa sapere se il tuo sorriso sembra forzato, sembra sciocco, sembra esagerato … ti interessa solo sapere se il suo sguardo era per te, se quegli occhi stavano guardando te ed il tuo io, se il suo sorriso sempre bello è tutto tuo …

E poi così, uscita dopo uscita, un po’ di nascosto, un po’ nascosti dietro voi stessi … ogni volta tu vorresti abbracciarlo appena lo vedi, ogni volta che cenate insieme anche se tu adori il cibo non hai proprio voglia di mangiare e di perdere tempo a masticare quando potresti parlare, e baciare … ogni volta che bevete un birra tu vorresti ordinarne un’altra per far durare la serata ancora di più, ogni volta che dici qualcosa di divertente sei contenta di vederlo ridere ma non perché gli sei simpatica ma perchè puoi avere tutto per te il suo sorriso sempre bello, ogni volta che lo baci pensi al prossimo bacio e a quello dopo, ogni volta che ti abbraccia respiri il suo profumo e pensi che sia tanto buono, e che se ti restasse addosso non sarebbe male, ogni volta che ti guarda vorresti leggere nei suoi occhi i suoi pensieri senza dire nulla, senza rispondere alle domande, senza dover dare spiegazioni ... Ogni volta senti …

Ma lui non lo deve sapere quanto conta per te, lui non lo deve sapere che la notte ti fa compagnia, lui non lo deve sapere che quando ti scrive qualcosa di dolce, intenso ed intimo, beh tu vorresti dire anch’io … perché tu non puoi, tu sei già impegnata, tu sei professionale, tu sei austera, tu sei quella che ha già una vita, più o meno stabilita, più o meno felice, sicuramente rassicurante, sicuramente solida … è solo che quando ridi e ridi ancora, ti diventa tutto d'un tratto un po’ stretto solo sorridere, anche se sei certa che non avrai mai le lacrime, anche se sei sicura che sorriderai sempre, anche se sei sicura che sei fortunata …

lunedì 6 maggio 2013

Le cose non sono mai il nome che le contraddistingue

Crescendo pensi che la tua cultura, la tua proprietà di linguaggio, le tue esperienze di vita, il tuo pensiero cresceranno, miglioreranno e sarai sempre più cosciente di te e del mondo che ti circonda ... poi invece scopri che crescendo inizi a focalizzarti sul tuo lavoro e tutto il giorno parli, discuti e pensi in modo concentrato in quell'ambito, scopri che non passi più ore ed ore a parlare di argomenti ed interessi diversi, non hai più tutto il tempo che vuoi per ascoltare gli altri e poi elaborare pensieri e parole su tutti quei numerosi stimoli che il mondo intorno a te ti invia ...

E così ti sembra che il tuo io stia inaridendo, perchè parli sempre di lavoro, perchè non hai tempo di leggere i giornali e neanche troppo di leggere i libri, perchè la musica la ascolti solo alla radio al mattino mentre ti trucchi ..... ti sembra che tu sia in piena fase di analfabetismo di ritorno, perchè non ti vengono le parole, perchè, perchè ti capita a volte di mancare il verbo corretto per esprimere il tuo stato d'animo, perchè a volte ti mancano le "i" tra le "ce" e "ge" e a volte ne metti troppe ...
Sembra proprio che tu non abbia più le parole giuste da dire al momento giusto e nel modo giusto ...

Ecco è proprio durante uno di questi momenti in cui pensi che qualcosa  non va, in cui anche se sembra una cosa da poco per te conta .... è proprio durante uno di questi momenti che qualcuno accanto a te ti sorprende dicendoti che non importa, perchè le cose, così come i sentimenti, le emozioni, i pensieri, la vita ..., non sono mai il nome che le contraddistingue ... e che neanche tu sei sempre la stessa, ma ogni giorno migliore ...

mercoledì 27 febbraio 2013

E la luna bussò

"Ciao Luna come va?"
"Ciao, tutto bene e tu?"
"Insomma, ho appena finito di lavorare, torno ora a casa ... stanca, anzi stanchissima perchè è tardi e perchè a lavoro mi sfruttano fino all'ultima goccia di energia ..."
"Pensa che io invece inizio ora a lavorare ... e passerò tutto il tempo a guardarvi da quassù"
"E cosa vedi da lassù?"
"Vedo tante cose ..."
"Vedi tutta l'incertezza e la sfiducia che proviamo?Vedi che qui noi giovani a volte non riusciamo a pensare al futuro? Che non sappiamo chi deciderà del nostro futuro? Che non sappiamo cosa decideranno del nostro futuro? Che non sappiamo se qualcuno ci terrà in considerazione davvero per decidere del futuro?"
"Sì lo vedo e lo sento ... però io da qui vedo anche tante altre cose, cose più pericolose, cose più angoscianti  di queste ... vedo guerre, vedo diritti privati, vedo fame e vedo morte  ... per me che sono qui siete solo un tassello in un puzzle molto più grande e molto più importante ..."
"Sì forse hai ragione ... Mi dispiace per te che da lì passi tutto il tempo ad assistere a questo scempio e sofferenza del genere umano ..."
" Ma io vedo tante altre cose, vedo nuove vite che vengono al mondo, vedo i bambini che dormono abbracciati alle loro mamme, vedo gli innamorati che nel buio della notte si baciano e si rubano l'anima, vedo la natura che nel silenzio della notte si mostra con tutta la sua forza, vedo i sogni di tute le età ..."

Questione di punti di vista ...




giovedì 21 febbraio 2013

Serata solitaria

Un bicchiere di vino ed un libro sono i compagni ideali per una serata da passare da soli ...
i compagni ideali se si vuole stare in santa pace in compagnia solo di stessi e dei protagonisti della lettura ...
i compagni ideali se per qualche ora si vuole provare a vivere la vita di qualcun altro ...
i compagni ideali se per un pò si vuole accantonare la propria di vita, con i suoi problemi e le sue incertezze, con i suoi se e i suoi no ...
i compagni ideali se tutti gli altri, quelli reali, per una sera non ci vanno proprio giù o non riescono a darci ciò che vogliamo ...
i compagni ideali se si vuole controllare la situazione, sentirsi a proprio agio e sapere cosa aspettarsi (a parte i possibili colpi di scena letterari)...

L'importante è ricordarsi però che rappresentano una serata, uno svago, perché per il resto della giornata la vita vera ci aspetta, da affrontare con tutte le forze e la voglia necessarie ... pronte la sera a rifugiarsi di nuovo nelle belle pagine che profumano di carta (perché si sappia che la sottoscritta non si rassegna a tutti i vari "e-" del caso ... a me piace copertina e rumore della carta!) ...

Scappo, sono le 5 ed la mia tisana liquirizia e menta mi attende :)

Ps ovviamente la mia serata sarà così ... Rosso o bianco?



lunedì 18 febbraio 2013

Nè carne nè pesce ...


Ho meno di 30 anni e faccio un lavoro in cui il dress code è molto formale. Questo significa che tutti i giorni invece di jeans e stivali come la maggior parte delle mie coetanee indosso tailleur camice e decolté … il che ovviamente fa elevare la stima anagrafica su di me agli occhi delle persone con cui lavoro.
Non mi rassegno però ad essere sempre piuttosto anonima e ripetitiva, e soprattutto non mi rassegno a quel “signora” che tassisti e receptionist mi elargiscono a piene mani. E così ogni giorno, o quasi, cerco di indossare comunque qualcosa di femminile e più giovanile, che magari esula dal dress code richiesto, cercando però di far sì che nell’insieme non stoni troppo … e allora via allo smalto, ad un anello più importante, ad una calza lavorata, alla camicia colorata o al vestitino a palloncino (ndr lo standard è abito scuro con camicia chiara, per capirci).
Ed è così che mi ritrovo in un limbo, sono grande ma voglio sembrare giovane, oppure sono giovane ma sembro grande ... assurdo no? Specie quando un cliente oltre al sorriso solito ti dice che sei una “bella donna” … e già, lusinghiero e galante sicuramente, eppure mi ha fatto riflettere un bel po’ ... per la prima volta nella mia vita mi sono sentita chiamare donna, non ragazza, non giovane, non altro…. Donna … e se sicuramente è un complimento il bella,  e sicuramente è un complimento il donna, a me comunque rimane in bocca la sensazione del fuori luogo … perché io in fondo di donna mi sembra di avere solo il genere, per il resto penso di essere ancora una ragazzina .. che abbia il morbo di peter pan?




venerdì 15 febbraio 2013

10 obiettivi per me … posson bastare!


È già metà febbraio eppure mi sembra che solo da poco sia cominciato l’anno… sarà che solo da poco sono finiti i bagordi delle feste, da poco hai finito l’”action plan 2013” aziendale e da poco ti viene voglia di sancire nero su bianco gli obiettivi anche nella tua vita personale..
  1. Mettere la crema dopo la doccia sempre e a chili … perchè lo sai che altrimenti avrei la pelle a squame e che quell'effetto serpente in permuta non piace proprio a nessuno!
  2. Comprare meno scarpe, perché si sa che sono la delizia delle donne ma quando hai un armadio che trasuda scarpe con il plateau e capisci che la moda si sta orientando al decolté a terra tu poi che te ne fai??? No riempire una seconda scarpiera di decine di scarpe con il rischio di essere agèe a breve non è saggio, ma non per il fatto di essere fuori moda (#chechissenefrega tanto mica ho i paparazzi al seguito che studiano il mio look!) ma perché poi non mi piacciono proprio più!
  3. Comprare una grande borsa colorata, che dopo la pelle nera e marrone in tutte le forme e dimensioni possibili una capiente borsa da giorno che sorrida alla vita aiuterebbe anche le mie giornate … vitaminicaaaa
  4. Andare a vivere con il ragazzo, che poi il proposito non è nel trasloco ma nel farsi fare la proposta (di convivenza ovviamente!!
  5. Mettere delle lucine bianche in casa, che a me il natale piace talmente tanto che voglio il clima “speciale” tutto l’anno (e se l’albero risulterebbe Kitsch il 20 agosto, almeno le luci lasciatemele please) – ovviamente vincolato al punto 4, anzi no che casomai le metto nella sua!
  6. Utilizzare Twitter – e già perché la presente aveva un profilo Facebook nel 2006 quando in Italia al massimo c’era Messenger ma da allora non si è evoluta molto nei social network perché è tutto fuorché tecnologica! Ecco e che il 2013 sia l’anno della ChicQueen 3.0
  7.  Sorridere ogni giorno, perché ogni giorno non servono miracoli per apprezzare la vita .. una frase, una mail, uno sguardo, un ricordo può farci sorridere, basta essere pronti per accorgersene …
  8. Essere meno pigra (e questo avrei dovuto metterlo al numero 1 perché se c’è una cosa che faccio regolarmente da anni è NON fare sport, di nessun tipo e genere, che però quando si unisce a 14 ore al pc tutti i santi giorni diventa cronico e pesante (nel senso proprio di chiletti che anno dopo anno si sedimentano!), e allora che il 2013 sia l’anno in cui torno almeno a camminare e distendere un po’ i muscoli, magari per non desiderare un Moncler ai saldi estivi considerandolo top per la spiaggia 
  9. Scrivere regolarmente su questo blog, appena nato e che voglio portare avanti con costanza … di tempo libero non ne ho a chili (e soprattutto tra alti e bassi) ma in fondo il tempo per ciò a cui teniamo lo troviamo, sempre ...
  10. Essere positiva e reattiva verso qualunque difficoltà la vita mi porrà davanti in questi 12 mesi (ormai 10 e mezzo), perché affrontarli con forza e spirito è l’unico modo per superarle come meno cicatrici possibili … e magari anche con l’esito migliore


Manca qualcosa?

Ps a dicembre 2013 valuteremo i risultati … da portare a termine almeno il 70% e l’8 è da considerarsi obbligatorio J











giovedì 14 febbraio 2013

San Valentino ... e ci sono tante forme di amore


San Valentino … festa degli innamorati … ma davvero serve una festa? No, decisamente non mi è mai piaciuta, sarà che fin da ragazzina ho visto coppie ricoprirsi a vicenda di Baci Perugina e poi lasciarsi la settimana dopo (si sa che gli amori adolescenziali hanno vita breve!) oppure sarà che non ho mai passato un San Valentino così memorabile da rendermelo davvero un giorno speciale …
Beh la morale è che per me è quasi un giorno come un altro, è un giorno che passo sicuramente con il mio ragazzo ma senza andare fuori, senza prendere regali ad hoc, senza vestirmi e truccarmi di tutto punto per la serata … oggi passerò la serata in casa con lui (siamo usciti ieri sera a cena … almeno su questo siamo in sintonia) a mangiare una zuppa che ho preparato un paio di giorni fa, beviamo una bottiglia di vino riscaldati da una candela profumata dell’ikea … ed in pigiama parleremo degli ultimi lavori che deve fare in casa prima di potersi trasferire (perché anche la cena ieri era post visita di ricognizione al “cantiere”). Forse non è troppo romantico, forse comunque a modo nostro è una serata piena di sentimento.
Tanto che però da “calendario” San Valentino esiste, è condiviso e conosciuto, allora perché non approfittarne per dire a tutti gli altri quanto affetto provate (partendo dall'idea che al vostro partner lo diciate spesso, e non solo oggi!)?
E siccome per me è più questo il San Valentino, una giornata in cui si parla di amore, per la vita e tutte le persone care, oggi ho scritto alle mie amiche perchè ci tengo ed ho scritto ai miei nonni ed a mia madre per ricordar loro che gli voglio un mondo di bene … perché San Valentino è la festa dell’amore, ma ricordiamoci che ci sono tante forme di amore!